METTIAMO “A DIETA” LA PELLE
I nuovi trend cosmetici puntano sulla semplicità, sul minimalismo e su prodotti sempre più trasversali. Evitando ogni spreco
Spira un vento di razionalizzazione cosmetica, dopo anni di massimalismo e di ultra-specializzazione, caratterizzati da un’overdose di marchi e di referenze (vedi la K-beauty, diventata famosa anche per il concetto del layering, cioè l’applicazione sovrapposta di diversi prodotti). Sui social e sul web si parla di minimalismo e di attenzione all’essenziale. Ne è un esempio la clean beauty, che significa pulita, minimal, con una routine che si compone di pochi gesti mirati, il trucco si rispecchia in un new nude e i prodotti prevedono Inci sempre più corti. Vanno in questa direzione anche la Scandi, Arctic e J-Beauty (la provenienza è, appunto, la Scandinavia e il Giappone), che si focalizzano più che altro sulle condizioni della pelle, si basano su criteri semplici, naturali, equilibrati e si indirizzano alla sostanza.
APPLICA SOLO CIO’ CHE È NECESSARIO
Altro esempio che si posiziona, però, nello stesso ambito è lo Skin Fasting, sempre made in Japan, che significa letteralmente Digiuno della Pelle. La teoria dietro questa tendenza è facile e immediata: se smettiamo di dare benefici extra allacute, questa inizia a produrre ciò di cui ha bisogno. In altre parole, vuol dire rinunciare totalmente a skincare e makeup per un periodo (limitato) di tempo. Secondo il dottor Katayama, consulente per il brand californiano Mirai Clinical, che si ispira alla tradizione giapponese, i prodotti che si applicano quotidianamente “impigriscono”la pelle. Può essere utile, quindi, fare qualche break, in cui ci si astiene dall’utilizzo di qualsiasi tipo di cosmetico, in modo da fare respirare bene la pelle e stimolare la riattivazione dei suoi meccanismi naturali.
VENTIQUATTR’ORE DI LIBERTA’
In altre parole lo Skin Fasting, che viene spiegato anche nel libro della dottoressa Chizu Saeki, The Japanese Skincare Revolution, prevede una giornata di detox assoluto: prima di andare a dormire, dopo essersi struccate bene, si sciacqua il viso con acqua normale e si tampona con l’asciugamano. Niente idratante o qualsiasi altro cosmetico. La mattina successiva si sciacqua a malapena il viso e si lascia la cute libera e “costretta” a regolarizzare da sola la produzione del film idrolipidico che la protegge. Una raccomandazione: visto la mancata idratazione esterna, si consiglia di bere molta più del solito per reidratare dall’interno, circa tre litri al giorno. In Giappone questo rituale viene ripetuto una volta settimana: per le occidentali e per chi ama l’effetto cocoon dei cosmetici, meglio iniziare a provare ogni quindici giorni e monitorare le reazioni della pelle, che non diventi troppo secca e irritabile. Nel caso, chiedere consiglio a un esperto ed evitare il “fai-da-te”, che spesso è dannoso. Non dimentichiamoci che la cute è soggetta a ogni fattore interno o esterno, anche minimo e imprevisto.
MINIMAL È BELLO
Senza arrivare all’eccesso del digiuno, il minimalismo beauty, che si basa sul concetto Less is more, sta contagiando tutte le età e tutti i paesi. L’obiettivo è attuare una routine essenziale, senza sprechi, efficace e attenta ai bisogni concreti della vita di tutti i giorni, tenendo sempre presente l’importanza della sostenibilità, che è prioritaria in ogni settore. Se qualche anno fa la guru giapponese Marie Kondo aveva anticipato la mania del riordino e il decluttering (cioè, riorganizzare lo spazio eliminando ciò che non si usa) ha contagiato prima il guardaroba, poi lo stile di vita, secondo molte ricerche di mercato, la limitazione del superfluo nell’ambito beauty potrebbe essere “the next big trend”del 2021.
DALLA SPAGNA UNA COMBO MOLTO ATTUALE
Ayuna è un brand cosmetico spagnolo indie che si basa sull’unione di scienza e bellezza attraverso i principi dell’epigenetica (i fattori ambientali ed esterni che influenzano i caratteri ereditari), della mindfulness e della propria consapevolezza. Si concentra sulla sintesi delle due tendenze del momento, Less s Beauty e Skin Fasting. Non a caso il termine “ayuna” in spagnolo significa proprio digiuno. Fondato nel 2017 da due amiche e colleghe - Isabel Ramos, specializzata in chimica e Begoña Sanjuan, esperta di tendenze - che lavoravano insieme per il famoso marchio cosmetico Natura Bissé, Ayuna pone l’accento su un concetto molto semplice. È importante fornire alla pelle solo ciò che è necessario, perché in questo modo si incoraggiano le sue funzioni naturali di riparazione e di protezione. Tant’è vero, per mettere in pratica l’aspetto minimalista, i prodotti Ayuna sono multi-tasking e versatili. In controtendenza con il filone opposto del “more” che, in cosmetica, indica più ingredienti, più concentrazione, più stimolazione, in grado spesso di generare un’ipernutrizione e un’ipersollecitazione cutanea, a sua volta responsabile di accelerare il processo ossidativo. Il brand sfrutta le teorie cosmetiche più all’avanguardia (che sottolineano anche il legame tra l’attività cutanea e quella celebrale), la chimica green e gli ingredienti di origine mediterranea. Altri plus sono i principi attivi 100per cento naturali, organici quando è possibile, e ottenuti attraverso processi di lavorazione sostenibili e trasparenti. Tra gli hero della tecnologia vegetale spiccano i fito-peptidi (estratti dalle cellule staminali vegetali di centella asiatica e dalle radici di curcuma) e i micro-lipidi (dalle cellule staminali vegetali di Cannabis Sativa e di olivo selvaggio). Le formule di Ayuna proteggono il microbiota cutaneo con una combinazione di prebiotici naturali, mentre gli oli essenziali (mirra, camomilla, rosmarino) sono utilizzati per i loro benefici terapeutici. I prodotti Ayuna che, in soli quattro anni, si sono meritati oltre venti riconoscimenti internazionali, sono venduti negli store più prestigiosi e si trovano nei resort e delle spa più belle del mondo.
FORMULE ALL OVER PER ANDARE DRITTI AL PUNTO
Come dicevamo, efficacia e semplicità sono le key-words della linea. Anche i nomi sono immediati e subito riconoscibili. Soap è un detergente “tre prodotti in uno” che si applica come latte, schiuma o acqua micellare., mentre Essence può essere considerato un peeling chimico, un gommage da lasciare in posa una decina di minuti o un siero nutritivo. Cream, in versione Light e Rich, è una crema, appunto, adatta tutti i tipi di pelle, compresa quella sensibile, che funge anche da siero, ed è indicata persino per la zona del contorno occhi e le labbra. Per Balm si intende una maschera vulcanica multifunzione: illuminante, detossinante, effetto lifting e antirughe, Spirulite, invece, svolge una detersione profonda e, nello stesso tempo, offre la possibilità di regalarsi un momento spa anche a casa. The Facial (in formula low o high) concentra prebiotici dall’azione delicatamente esfoliante, in modo da eliminare le cellule morte e le impurità. Non può manca dalla collezione Ayuna una texture oleosa: Cellular Oil, oltre a nutrire la pelle, la rivitalizza, la riempie e la tonifica. Ancora, Velo protegge il viso a 360 gradi: è un’emulsione acqua in olio che svolge un’azione barriera anti-inquinamento, anti-ossidante, anti-disidratazione, anti-UVA e anti-UVB. Uno schermo perfetto, dalla texture ultralight.